sabato 19 aprile 2014

Educazione ai Social Network


"Ciao, oggi quali materie hai a scuola?
" Oggi è una giornata dura... abbiamo il compito in classe di matematica, poi due ore di italiano, una di geografia ed una di educazione ai social"

Questo dialogo tra due ragazzini, assolutamente inventato, mi auguro un giorno possa diventare realtà.

E' già da parecchio tempo che ci penso e in questi giorni, con la notizia riguardante l'arresto della ragazza di 14 anni dopo le minacce - scherzo all'American Airlines, sono sempre più convinto che nelle scuole si debba aggiungere una materia riguardo al web e ai social network.

Chi si fosse perso la notizia della ragazzina la può leggere qui: http://bit.ly/AmericanAirlinesEssereSocial
In sostanza comunque questa adolescente su Twitter aveva scritto alla compagnia aerea American Airlines dicendo di essere un membro di Al Qaeda e che il 1° giugno ci sarebbe stata una grossa sorpresa... Pronta risposta della compagnia aerea che ha inviato tweet ed IP all'FBI incurante delle scuse della giovane che tra un pianto e l'altro ha avuto anche modo di scrivere di sentirsi famosa grazie ai vari retweet ricevuti. Il risultato è stato un arresto "educativo", la rimozione dell'account su Twitter e sicuramente tanta paura ed umiliazione per i genitori.



I social network non sono più una novità, non si possono considerare una moda e dopo 10 anni sono diventati la normalità per la maggioranza della popolazione. Con i social c'è chi ci lavora, ma soprattutto c'è chi ci passa del tempo e i minorenni soprattutto vivono su queste piattaforme. Dunque mi chiedo, perché non educare i giovani fin dalle elementari?

Gli scherzi ci stanno, o meglio, alcuni tipi di scherzi li abbiamo fatti tutti da ragazzini. In quanti un pomeriggio in compagnia non hanno fatto almeno una volta uno scherzo telefonico ad uno sconosciuto? Oppure uno scherzo al citofono e così via? La maggior parte delle volte si trattava di stupidate che finivano lì, ma quanti di noi anni fa avrebbero preso il telefono, chiamato una compagnia aerea avvisando di una bomba?? Ben pochi... perché il telefono nonostante la distanza, metteva a nudo la nostra voce e in un certo modo ti metteva a contatto con la persona dall'altra parte della linea.
Con l'avvento di Internet si è aggiunto un nuovo filtro: con il semplice uso di una tastiera possiamo diventare chi vogliamo e possiamo anche minacciare di morte il Presidente degli Stati Uniti con un tweet. Il fatto è che una persona dotata di buon senso, educazione ed integrità morale non lo farà mai, non solo per le ovvie conseguenze, ma anche perché non si fa e basta!

L'ultima generazione però è nata con il web, è nata con l'idea della community social e alcuni passaggi se li è persi in modo del tutto naturale.
Ecco dunque che la scuola dovrebbe venire incontro a questa situazione, dovrebbe affrontare seriamente la questione introducendo materie a mio avviso fondamentali come l'istruzione all'uso del web e ai social network.

Lezioni didattiche volte anche al semplice utilizzo del computer, delle varie funzioni, delle differenze tra un social e l'altro, ma volte anche all'educazione nel mondo virtuale. Formare fin dai 6-7 anni questi bimbi sarebbe fondamentale e d'altra parte se esiste la materia "Educazione Civica", perché non inserire una materia che si interfaccia con un mondo che i giovani frequentano molto spesso più della realtà?

Non voglio essere catastrofico, non voglio parlare degli episodi di cyber - bullismo, dei suicidi e delle gare di bevute. Non sono "Lucignolo" e neppure "Studio Aperto", ma come dicevo, i social sono realtà, la connessione mondiale tra essere umani non potrà che espandersi ed aiutare i giovani a comprendere le giuste direttive, l'etica e il modo in cui rapportarsi a distanza è a mio avviso fondamentale.
Sarebbe un gesto da paese moderno, civile ed umano.

Voi cosa ne pensate?

Buona Pasqua a tutti!!



Nessun commento:

Posta un commento