martedì 29 aprile 2014

Google Plus sta per morire?


Rumors, pettegolezzi o voci accreditate?
In queste ultime ore la rete parla del fallimento di Google Plus.
Ma sarà davvero così? Il social network del colosso Usa ha deciso di chiudere i battenti?

La cosa certa è che Vic Gundotra, uno degli esponenti di spicco di Google, ha lasciato l'azienda: "Tempo di nuovi viaggi, nuove avventure". Insomma dopo otto anni, l'indiano che aveva contribuito fortemente alla nascita e crescita di Google plus molla.

Dunque? Ecco un polverone enorme riguardo al futuro poco certo di un Social Network che per molti è sempre stato un grande, grosso punto interrogativo.
Google Plus smetterà di esistere? Oppure subirà un ridimensionamento? Voci dicono che il progetto potrebbe passare completamente in mano ad Android (compresi i 1.200 dipendenti).
La risposta chiaramente non posso averla io... certo non credo sarà la fine di G+,  ma a questo punto mi chiedo, perché dovrebbe sopravvivere questa piattaforma sociale?

All'interno di Google plus ci sono davvero persone molto competenti, tanti che credono fortemente in questo social (forse alcuni anche un po' troppo). Ecco che spesso vede gente scrivere di continuo post sul motivo per cui G+ è così figo, forte, moderno e democratico. Vero, tutto vero, ma questa continua ad un social, dentro il social la trovo eccessiva.

Forse il grosso problema però, è che G+ è diverso da Facebook, ma a primo sguardo appare simile e proprio questo è stato il suo grosso ostacolo: in moltissimi si sono detti: "perché andare qui se c'è già Facebook?"

Google Plus ha potenzialità enormi, ogni socialmediacosa lo sa, ed ogni socialmediacoso è presente con un account, fermamente deciso ad approfondire tutte le potenzialità in attesa che Google devasti Facebook divenendo il punto di riferimento.
Questo non accade e dunque molti socialmediacosi scrivono post spiegando perché è figo stare su questo social.

La mia modestissima opinione è che Google Plus è uno strumento utilissimo, fondamentale per una strategia che possa unire il marketing tradizionale a quello online insieme al Seo.
Riguardo proprio al Seo in molti affermano che con il social al momento ha ancora pochi, pochissimi punti in comune. Ebbene Google Plus è il punto in comune e proprio per questo a mio avviso deve sopravvivere, anche perché l'Universo Google è sempre più complesso, sempre più sfaccettato, ma tutto alla fine si ricongiunge sul motore di ricerca, punto di partenza di qualsiasi navigante.

Android oppure no, Vic Gundotra oppure no, Google Plus secondo me sopravviverà, magari con altre vesti, ma il SEO ha bisogno di questo strumento, il marketing ne ha bisogno e poi i guru di G+ altrimenti cosa posterebbero??

+buonagiornata+


sabato 19 aprile 2014

Educazione ai Social Network


"Ciao, oggi quali materie hai a scuola?
" Oggi è una giornata dura... abbiamo il compito in classe di matematica, poi due ore di italiano, una di geografia ed una di educazione ai social"

Questo dialogo tra due ragazzini, assolutamente inventato, mi auguro un giorno possa diventare realtà.

E' già da parecchio tempo che ci penso e in questi giorni, con la notizia riguardante l'arresto della ragazza di 14 anni dopo le minacce - scherzo all'American Airlines, sono sempre più convinto che nelle scuole si debba aggiungere una materia riguardo al web e ai social network.

Chi si fosse perso la notizia della ragazzina la può leggere qui: http://bit.ly/AmericanAirlinesEssereSocial
In sostanza comunque questa adolescente su Twitter aveva scritto alla compagnia aerea American Airlines dicendo di essere un membro di Al Qaeda e che il 1° giugno ci sarebbe stata una grossa sorpresa... Pronta risposta della compagnia aerea che ha inviato tweet ed IP all'FBI incurante delle scuse della giovane che tra un pianto e l'altro ha avuto anche modo di scrivere di sentirsi famosa grazie ai vari retweet ricevuti. Il risultato è stato un arresto "educativo", la rimozione dell'account su Twitter e sicuramente tanta paura ed umiliazione per i genitori.



I social network non sono più una novità, non si possono considerare una moda e dopo 10 anni sono diventati la normalità per la maggioranza della popolazione. Con i social c'è chi ci lavora, ma soprattutto c'è chi ci passa del tempo e i minorenni soprattutto vivono su queste piattaforme. Dunque mi chiedo, perché non educare i giovani fin dalle elementari?

Gli scherzi ci stanno, o meglio, alcuni tipi di scherzi li abbiamo fatti tutti da ragazzini. In quanti un pomeriggio in compagnia non hanno fatto almeno una volta uno scherzo telefonico ad uno sconosciuto? Oppure uno scherzo al citofono e così via? La maggior parte delle volte si trattava di stupidate che finivano lì, ma quanti di noi anni fa avrebbero preso il telefono, chiamato una compagnia aerea avvisando di una bomba?? Ben pochi... perché il telefono nonostante la distanza, metteva a nudo la nostra voce e in un certo modo ti metteva a contatto con la persona dall'altra parte della linea.
Con l'avvento di Internet si è aggiunto un nuovo filtro: con il semplice uso di una tastiera possiamo diventare chi vogliamo e possiamo anche minacciare di morte il Presidente degli Stati Uniti con un tweet. Il fatto è che una persona dotata di buon senso, educazione ed integrità morale non lo farà mai, non solo per le ovvie conseguenze, ma anche perché non si fa e basta!

L'ultima generazione però è nata con il web, è nata con l'idea della community social e alcuni passaggi se li è persi in modo del tutto naturale.
Ecco dunque che la scuola dovrebbe venire incontro a questa situazione, dovrebbe affrontare seriamente la questione introducendo materie a mio avviso fondamentali come l'istruzione all'uso del web e ai social network.

Lezioni didattiche volte anche al semplice utilizzo del computer, delle varie funzioni, delle differenze tra un social e l'altro, ma volte anche all'educazione nel mondo virtuale. Formare fin dai 6-7 anni questi bimbi sarebbe fondamentale e d'altra parte se esiste la materia "Educazione Civica", perché non inserire una materia che si interfaccia con un mondo che i giovani frequentano molto spesso più della realtà?

Non voglio essere catastrofico, non voglio parlare degli episodi di cyber - bullismo, dei suicidi e delle gare di bevute. Non sono "Lucignolo" e neppure "Studio Aperto", ma come dicevo, i social sono realtà, la connessione mondiale tra essere umani non potrà che espandersi ed aiutare i giovani a comprendere le giuste direttive, l'etica e il modo in cui rapportarsi a distanza è a mio avviso fondamentale.
Sarebbe un gesto da paese moderno, civile ed umano.

Voi cosa ne pensate?

Buona Pasqua a tutti!!



venerdì 11 aprile 2014

LIKE La rivista Social ?


Alla fine la curiosità ha avuto la meglio... ed ecco che ho acquistato "Like"
Il primo mensile dedicato ai Social Network. Escludendo la contraddizione di fare una rivista cartacea per i social, voglio premettere che le mie critiche saranno in un certo senso costruttive.

Prima di essere un socialmediacoso, sono stato un giornalista televisivo, legato per tradizioni familiari alla carta stampata e non posso che augurare tutto il bene a chi prova ancora a scommettere nell'editoria tradizionale, conscio che però l'avventura sarà molto dura.

In copertina Katy Perry, la regina di Twitter e altre presentazioni di articoli come "Twitter, ecco come trovare e conservare tanti amici famosi". Così a prima vista mi sono chiesto: "Ma è Cioé? E' Tutto?" Ho provato però ad approfondire a leggere gli articoli speranzoso di trovare qualcosa di valido.
Elenco dunque una serie di inchieste, guide, pezzi trovati all'interno di "Like":

GUADAGNARE CON UN CLICK: una paginetta che ricorda molto le e-mail spam che riceviamo ogni giorno su presunti e miracolosi telelavori. In realtà la banalità sta nel fatto che per guadagnare su Facebook, ti dicono di aprire una pagina aziendale, gestirla bene per vendere i nostri prodotti...

GRILLO E RENZI: E' GUERRA SU TWITTER: Articolo alla "Studio Aperto" sulla forza della politica nostrana sui social network.

COSI' GIOCANDO SI MUORE: Ancora "Studio aperto", adesso si parla di drammi, dei giovani d'oggi che su youtube si ubriacano fino a morire e se va tutto bene si vomita nel water.

LA GUIDA DI FACEBOOK: Molto utile in quanto ti insegna come aggiungere gli amici e come cercarli... ah e poi il motivo per cui Facebook è tutto blu.

OLIMPIONICA CERCA PARTNER: Torna "Studio Aperto" insieme a Marta Flavi per parlare di come trovare l'amore nel web.

SPECIALE GOOGLE PLUS, LA GUIDA COMPLETA: Classica guida passo per passo per... confondersi le idee

TORNA IL TAMAGOCHI, COME E DOVE TROVARLO: Imperdibile

FACEBOOK LE IMPOSTAZIONI DI PROTEZIONE: Altra guida passo per passo per stare lontano dai cattivoni dei social

SE TI SENTI UN "NOOB" NON BALLARE IL "TWERK": Dizionario con nuovi termini per sentirsi moooolto giovani

FACEBOOK SU TWITTER E VICEVERSA: ORA SI PUO': Davvero??? Ma davvero da ORA è possibile collegare i due account??? Novità assoluta!!!

QUANDO UN FOLLOWER SI TRASFORMA IN STALKER: Finalmente torna "Studio Aperto"! La rete è pericolosa!! I Case History!

SUL PC O SUL CELLULARE FACEBOOK SI BLOCCA COSI: Come impedire ai minori di stare sul social comandato dal diavolo

MEGLIO AMICI SU FACEBOOK O FOLLOWER SU TWITTER? La filosofia 3.0 ci porta a ragionare su temi controversi

LA NOSTRA PRIVACY, LE PRIME IMPOSTAZIONI: Altra, ennesima guida per la privacy ed evitare che i cattivoni dei social possano vedere le nostre foto compromettenti.

In sostanza che dire...ho speso volentieri 3.90 anche perchè la curiosità era molta... a mio avviso è una rivista chiaramente inutile per chi nei social ci lavora e per chi nei social si diverte. Guide più approfondite si trovano sul web e Studio Aperto lo si trova in tv.
Comunque lunga vita a "Like", ovvio.