mercoledì 18 marzo 2015

Le pulizie di primavera di Facebook


Straccio, scopa, battipanni e disinfettante.
Facebook ha deciso di effettuare le pulizia di primavera!

Eliminati tutti i like sulle pagine da parte degli utenti inattivi.

La decisione era stata comunicata preventivamente a tutti i gestori delle fanpage e la settimana scorsa è scattata la maxi retata. Fuori tutti gli utenti che su Facebook non solo non postano e condividono foto di gatti e di nonnine, ma che proprio non si loggano mai.

Beh tutti i socialmediacosi che hanno lavorato seriamente nel corso degli anni non hanno certo temuto una simile azione (certo qualche pagina ha perso 100 - 300 - 1.000 utenti, ma nulla di terrificante).
A preoccuparsi sono stati tutti quegli ominidi che in questi anni hanno COMPRATO LIKE, hanno COMPRATO PAGINE cambiando poi nome. Purtroppo in Italia ancora adesso in molti pesano il successo di una fanpage sulla base del numero di liker senza preoccuparsi minimamente di interazioni.

Una pagina ha 1 milione di utenti? Molto figo!!! Poi magari settimanalmente ne vengono coinvolti 1200, ma poco importa, perché sono ancora in molti a non comprendere che la differenza sui social la fa il coinvolgimento. 

Beh insomma questi ominidi sicuramente hanno subito le perdite maggiori e così dopo la lenta e inesorabile cancellazione degli account personali utilizzati a scopo professionale, ora l'eliminazione di like inattivi sta portando il social nella direzione di chi bene o male sa fare questo lavoro.

SIETE TUTTI D'ACCORDO SU QUANTO FATTO DA FACEBOOK?

Credo di sì e in realtà c'è poco da discutere.
L'eliminazione dei like degli utenti inattivi (che se tornassero attivi riconquisterebbero subito tutti i like e le credenziali) è un passaggio fondamentale per rendere in maniera più chiara il lavoro di chi calcola con percentuale il tasso di engagement e di interazioni di una pagina partendo dal numero di fans.
Inoltre, una scrematura dopo 10 anni facebookiani è fondamentale. La gente ahimè muore e senza "pulizia" tra 20 anni (ammesso che facebook resista) ci si troverebbe con una fanbase troppo ampia comprendente anche i deceduti e chi magari utilizzava il social di Mark nel 2010, ma non più nel 2030.
Una pulizia giusta insomma.

C'E' SOLO UN MA...
I Facebook ADV se ben targhettizzati vanno a pescare solo persone interessate e in linea con la mission della pagina. E' un lavoro strutturato e non semplice se si vuole ottenere il massimo dal budget disponibile.
Il fatto è che tra le persone che mettono il "like" ci sono anche utenti che poi diventeranno inattivi e che Facebook eliminerà. Ma quel "like" a me è costato (centesimi certo) e non mi verranno mai rimborsati. E' giusto? Forse fa parte solo delle regole del gioco.
Inoltre le grandi e clandestine "società" che appunto vendono like e che spesso sono situate nel sud est asiatico, per non far individuare la propria origine, mettono anche dei "mi piace" a caso creando migliaia di utenti, con interessi diversi, che rischiano di finire nel target della nostra inserzione.
Anche in questo caso un loro click o like è un costo mai più rimborsato.

Questo è il piccolo "ma" che meriterebbe comunque un pensiero più approfondito...

Chissà se torneranno a farsi sotto le inserzioni che vendono tot di like al chilo adesso?

#avanticosì!


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