giovedì 24 luglio 2014

Le aziende hanno paura di Facebook! Dove sbagliano?


Molte, troppe aziende hanno paura dei social network.
Molti, troppi clienti preferiscono abbandonare Facebook e compagni in quanto i risultati ottenuti non sono stati soddisfacenti.

Proviamo a fare un po' di chiarezza.
Troppe volte in Italia la gestione di un settore, negli Stati Uniti divenuto cruciale come il digital marketing viene consegnato a qualche ragazzo/a che sanno come chattare e selfare su Facebook.
L'azienda, dopo aver letto articoli e compreso che sui social si possono abbracciare milioni di potenziali consumatori, entra con slancio con la sua bella fanpage iniziando a decantare le proprie doti, alternando link commerciali a foto di babbo natale sugli sci nudo.
Oltre agli amici e parenti, qualche indonesiano che deve mettere il like per mascherare i "mi piace" che esegue a pagamento e qualche disgraziato finito lì per caso, nulla si muove...
Tempo qualche mese, l'azienda che credeva di poter conquistare il mondo a suon di post, abbandona il tutto con una frase molto tecnica: "Sti Social sono 'na cazzata".

Oppure ci sono le aziende che ci provano davvero, crescono anche bene, spendono un po' di budget, arrivano in pochi mesi a 100.000 liker, ma si accorgono che la visibilità dei post è di 2.000 Si informano e scoprono che l'EdgeRank è un cattivone che disintegra i sogni di un mondo connesso e sempre aperto. Risultato? L'azienda comprende che stare su Facebook è inutile in quanto la visibilità è bassa e nessuno pare interessato a cosa viene proposto.

Cosa e dove sbagliano le aziende?
In sintesi:

1) Non si può delegare la gestione social e dunque l'intera campagna digital marketing a chi non conosce i social lato aziendale. Servono professionisti. Si devono pagare? Ebbene sì... non lo fanno gratis.

2) Il budget è fondamentale e decisivo. Un'azienda deve forzatamente destinare una parte di budget, proporzionata e costante al reparto marketing on line. Senza soldi, nessun advisory, nessun aiutino da parte dell'EdgeRank e soprattutto consapevolezza di non credere per davvero ai social.

3) I soli soldi però non bastano. Servono post di qualità. Per aumentare la visibilità è necessario che gli utenti interagiscano con voi. Devono commentare, sharare e mettere like. Solo così ritroveranno altri vostri post nella propria bacheca e solo così potranno abituarsi a conversare con voi. Senza interazioni, Facebook comprende che quella pagina è inutile e la oscura proprio per permettere agli utenti di godersi in maniera più personale la propria esperienza social.

4) BASTA AUTOCELEBRAZIONI! Se siete l'azienda più figa del mondo, non serve ripeterlo. Mettete in evidenza chi siete e cosa volete con attenzione, sempre coinvolgendo gli utenti. Chi va su facebook vuole cazzeggiare e solo "cazzeggiando" anche con voi, potrà comprendere la vostra mission. Spot e pubblicità vi fanno allontanare i potenziali consumatori.

5) Serve PAZIENZA! Non credete di poter cambiare il destino della vostra azienda in uno, due, tre mesi! Serve analisi, capacità di dialogo e di ASCOLTO ed un buon piano editoriale capace di portare sempre più gente ad interagire con voi.

Questi sono solo alcuni dei punti di partenza per iniziare ad avere un senso logico sui social. Le visibilità sono basse? Con intelligenza qualcosa si può fare e ricordatevi sempre:
INUTILE avere 1 milioni di liker e solo 3000 persone coinvolte. Meglio avere 20.000 liker di cui 5/6mila veramente interessate!

#Buonfineluglio!

venerdì 11 luglio 2014

Facebook-LiveRail: I Video Adv alla portata di tutti?



Notizia degli ultimi giorni è l'acquisto da parte di Facebook di LiveRail.

Fondata nel 2007 a San Francisco, LiveRail è una delle più importanti piattaforme di monetizzazione dei video con clienti di tutto rispetto come l'Mlb (il campionato di Baseball americano), DailyMotion, Abc e molti altri.
Il costo di 500 milioni (la cifra non è ufficiale) indica la forte intenzione degli uomini di Palo Alto di dar vita ufficiale e concreta ai video advisory.
In realtà la notizia è vecchia: da mesi Facebook parla di lanciare questi video adv anche se i modi, i costi e le potenzialità sono tutti ancora da vedere.
Certo è che Zuckerberg e soci hanno compreso che per monetizzare maggiormente, offrendo alle aziende un servizio più accurato, le semplici inserzioni testuali non possono bastare.

Con LiveRail potrebbe esserci la svolta. La società di San Francisco vanta impression mensili altissime (7 milioni), numeri che farebbero gola a chiunque e che Facebook ha compreso, preferendo far sua una piattaforma che era ancora sul mercato.

Adesso cosa succederà? Sicuramente i famosi video adv prenderanno vita, ma quanto costeranno simili inserzioni? Considerando che il ritorno di investimento sui social resta ancora un tema aperto con nodi tutt'altro che sciolti, quanto budget andrebbe speso in un progetto che sulla carta pare essere vincente, ma non ancora del tutto provato?

I Video adv saranno a portata di portafoglio solo per i colossi oppure ci saranno più versioni e più tipologie per chi potesse spendere cifre minori? E poi gli utenti di Facebook, che già poco apprezzano i video degli amici che sul news feed partono in automatico, come digeriranno questi spot sicuramente invasivi sebbene targhetizzati?

Qualche errore Facebook lo fa, ma qui ci sono in ballo diversi milioni e credo che prima di esporsi ufficialmente, rifletteranno a lungo anche con una serie di test già iniziati. Attendiamo anche noi e vedremo cosa accadrà!

#BuonAdvatutti!

giovedì 10 luglio 2014

Arriva Emojli. Le parole sono superate, da adesso solo emoticon!



La comunicazione nel tempo breve, brevissimo dell'epoca web sta subendo dei tagli assoluti.
Dalla lettera (carta e penna) alle e-mail il passaggio è stato abbastanza graduale, mantenendo quasi intatti i fino comunicativi.
Dai videotel alle chat di Irc, il modo in cui ci si scambiava messaggi ed informazioni erano simili. Nei forum si dilagava in commenti ed analisi e sui primi social il testo era fondamentale per supportare l'immagine.
Facebook ha di fatto ucciso i forum (rimasti simbolo di un'epoca passata) e Twitter ha ridotto il numero di parole a 140 caratteri.
Capacità di sintesi fondamentale per sopravvivere nella rete ed impegno maggiore per riuscire a comunicare un concetto in estrema sintesi.
Ebbene... con la nascita di EMOJLI, anche i 140 caratteri sembrano superati.

Il nuovo Social Network, che sarà lanciato a breve prima per Ios, ha deciso di rendere le emoticon unico strumento di comunicazione. Niente parole dunque, nessuna scritta oppure hastag, ma solo... faccine!
Per esprimere un concetto, un pensiero oppure semplicemente per salutare un amico, servirà fantasia ed una bella serie di faccine che sorridono, piangono, strizzano l'occhiolino ed un paio di dita media (arriveranno anche queste insieme a molte altre emoticon).

I creatori di Emojli hanno dichiarato che nei social attuali divaga lo spam, i troll, gli hastag e le parole, fiumi di parole che hanno e stanno modificando l'essenza dei social della prima ora.
Con questo nuovo network, sarà di fatto impossibile spammare (se non con le faccine) e addirittura anche i nomi degli utenti saranno riprodotti con emoticon.

Essenza allo stato puro e sicuramente un po' di curiosità per capire se questo Social Network avrà la forza per poter entrare nel cuore almeno dei giovanissimi.

E nel caso prendesse piede (ammetto ho qualche dubbio...) le aziende come riusciranno ad interfacciarsi con gli utenti presenti? Meglio prepararsi e studiare un po' di linguaggio emotichese.

#:)


mercoledì 2 luglio 2014

Motocross è Social. Il marketing On amplia l'Off


Tra i vari clienti che seguo c'è la rivista Motocross.
Per gli appassionati del genere si tratta di un vero e proprio culto essendo in edicola dagli anni '70 e rappresentano un ambiente di nicchia, che negli anni è cresciuto notevolmente.

La pagina di Facebook della rivista, nel corso dei mesi è cresciuta sia in numero di utenti, sia in interazioni divenendo in poco tempo il punto di riferimento social dell'off road.

Con il nuovo numero di luglio, abbiamo completato l'avvicinamento tra carta stampata e social con una pagina interamente dedicata alla fanpage.
Per la prima volta Motocross abbraccia ufficialmente la sua community, mettendo in risalto i commenti più interessanti, i post che hanno ottenuto i migliori riscontri e le iniziative speciali.

A proposito di iniziative... sempre con Motocross abbiamo lanciato un contest fotografico. Gli utenti dovevano scattarsi una foto a tema libero (unico vincolo è che fosse presente la copertina del mensile), caricarla in un'app inserita nella home della fanpage, votare e farsi votare.
L'autore della foto migliore otteneva due pass per seguire il Gran Premio di Maggiora di Motocross. Biglietti che permettevano di seguire da vicino l'evento, entrando nel paddock e stando dunque a contatto con i piloti e i protagonisti.

Ottimo risultato in termini di voti e di contatti ed iniziativa inserita nella rivista con a margine l'intervista ai vincitori.
Passo dopo passo anche la carta stampata si adegua e si avvicina ad un ambiente, che se coinvolto e reso partner, non può che amplificare la promozione di un marchio.

#aprestissimo