giovedì 13 febbraio 2014

Gli hastag di Facebook - ORRORE



Non tutte le ciambelle facebookiane vengono con il buco.
Mark e soci, se si sono dimostrati lungimiranti in determinati momenti, acquistando ad esempio (a cifre folli) Instagram, spesso hanno toppato (come quando cercarono di battere sulla geolocalizzazione Four Square) o come quando decisero di inserire gli hastag.

GLI HASTAG!!!
Il simbolo di Twitter su Facebook! Come se Microsoft inserisse un comando con la Mela, come se la Pepsi scrivesse sulle lattine Coca Pepsi...
Prendere esempio dai competitors è sano e giusto, ma scopiazzare senza alcun motivo è davvero inutile.
Quando a giugno comparvero su fb questi #, fui da subito molto scettico e i dati in questi mesi mi hanno dato ragione: gli hastag su Facebook non funzionano.
Le ragioni sono tante, ma in sostanza si potrebbe dire che la funzione di suddividere gli argomenti per una fruizione più veloce non è utile su un Social che è nato per le condivisioni tra persone.
Twitter è un social discovery, è utilissimo anche in maniera passiva, solo per leggere breaking news, aggiornarsi, Facebook no e se in un post si parlasse di un terremoto: "Giappone sotto shock per il #terremoto". Non saremmo portati a cliccare sull'hastag. Guarderemmo la foto, condivideremmo il post, metteremo like, ma niente hastag!
Su twitter una breaking news: "Giappone sotto shock, #terremoto" Ci porterebbe magari a cliccare sull'# per saperne di più.

E' provato che le aziende non hanno avuto, in questi mesi, alcun vantaggio virale nell'inserire nei post gli hastag, anzi, a mio avviso sono esteticamente brutti.
Ditemi quale post preferite per questa ipotetica azienda di ... carta igienica:

1) E' nata la carta a 5 strati! Niente più bruciore ed irritazioni. Con la carta igienica Morbidosa passerete momenti di pura morbidezza.

2) E' nata la #carta a #5strati! Niente #bruciori ed #irritazioni. Con la carta igienica #Morbidosa passerete momenti di pura #morbidezza. #Morbidosa

Il post numero 2 è tremendo! (anche il primo ok...) ma gli hastag non portano nulla.

Su twitter nacquero dagli utenti, fu la community a dare il via a questo sistema che per come è stato concepito il social si è dimostrato vincente, ma Facebook non ne ha bisogno.
Di fatto, chi usa ancora gli hastag?
Molte aziende lo hanno giustamente abbandonato, c'è ancora chi ci prova. Io ad esempio per i miei clienti non l'ho mai utilizzato.

Bello poi trovare post (solitamente di gente dello spettacolo) che si fa un selfie e il testo del post recita così: #mare #sole #natura #divertirsi #machebello #caldo #prenderelavitaconleggerezza #dormirepoco #divertirsitanto #pesci #acqua #sale #oggisonofelice #sapevatelo #amorealmare

Giuro che esistono, ma lo sapete pure voi.

#buonacontinuazione

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